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La gestione del personale in azienda durante il Coronavirus

La gestione del personale in azienda durante il Coronavirus

Come garantire una corretta gestione del personale con una pandemia in corso? Come tutelare collaboratori e utenti finali? Come rispettare al meglio le regole impartite dal nostro Governo e dagli organi preposti quali per esempio l’Inail?

Il 26 aprile il Presidente del Consiglio dei Ministri ha annunciato in conferenza stampa l’avvio della Fase 2 del nostro Paese, con un allentamento degli obblighi restrittivi per il contenimento della pandemia da Coronavirus.  In particolare il 4 maggio ha segnato la riapertura di numerose imprese mentre le attività commerciali  di tutta Italia hanno potuto riaprire i battenti il 18 maggio, sempre nel rispetto di una serie di linee guida decise all’unanimità da Regioni e Governo.

Comunicazioni  tanto attese ma allo stesso tempo che hanno destato parecchie preoccupazioni per la gestione del personale e degli utenti/clienti che avrebbero iniziato a frequentare nuovamente luoghi di lavoro e luoghi pubblici. La domanda da parte delle imprese però è stata forte e chiara.

Gestione del personale: cosa fare nella pratica

Proprio in risposta alle questioni sollevate, sono state delineate una serie di indicazioni che permettono alle aziende di poter preservare la meglio la salute e la sicurezza dei propri lavoratori, sia in ufficio che in fabbrica. Proviamo a riassumere le principali, un breve recap che sicuramente potrà essere di aiuto ai datori di lavoro per organizzare al meglio la gestione del personale.

Si precisa però che le disposizioni presentate qui di seguito sono solo alcune delle principali indicazioni. Per un elenco completo ed esaustivo si rimanda alle indicazioni previste dall’Inail per il proprio settore di appartenenza, al Decreto Legislativo e alle indicazioni veicolate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Corretta informazione

È necessario informare tutti gli utenti dell’impresa (collaboratori, visitatori esterni ecc..), con gli strumenti più idonei, quali sono le misure di sicurezza messe in atto dall’azienda per prevenire il contagio da Coronavirus.  In genere apporre le linee guida comportamentali aziendali in forma scritta nei punti più evidenti e di passaggio è la soluzione migliore. Si consiglia anche di sfruttare gli strumenti tecnologici quali le mail e la intranet aziendale.

Rispettare la distanza di sicurezza

È necessario che i collaboratori rispettino il cosiddetto ‘criterio di distanza droplet’, cioè almeno 1 metro di separazione tra i presenti. È ovvio che essi debbano essere anche messi nelle condizioni di rispettarlo, attraverso l’adozione di una serie di accorgimenti messi in atto dal datore del lavoro nell’organizzazione degli spazi e della gestione del lavoro (separazione delle scrivanie, postazioni pre assegnate in produzione, utilizzo di schermi divisori) ecc…

Mascherine, igienizzanti e Dpi

Qualora l’attività imponga di lavorare ad una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l’uso delle mascherine (sempre comunque consigliate in presenza di altre persone), e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc…) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.  È bene inoltre mettere sempre a disposizione in diversi punti dell’ambiente di lavoro gli igienizzanti per le mani.

Rimanere a casa

I collaboratori che hanno più di 37,5° di febbre o presentano sintomi influenzali evidenti sono obbligati a rimanere presso il proprio domicilio. Per evitare situazioni di incomprensione, l’azienda potrà dotarsi di un termo scanner al fine di verificare immediatamente la temperatura corporea del collaboratore e, come raccomandato, di clienti o fornitori . Tale verifica in Lombardia è stata resa obbligatoria.

Divieto di accesso

Il datore di lavoro deve informare preventivamente tutti i collaboratori che, coloro che hanno avuto negli ultimi 14 giorni contatti con persone ammalate di Coronavirus non potranno accedere ai locali aziendali.

Smartworking e telelavoro

Sfruttare al massimo smartworking e telelavoro  quanto più possibile, soprattutto grazie anche alla possibilità di poter gestire la rilevazione presenze del personale attraverso software gestione delle risorse umane: la tecnologia è nostra amica ed è un prezioso aiuto!

Scopri di più sull’argomento qui.

Riunioni e Call Conference

Come appena detto la tecnologia è un’ottima alleata e, nonostante i dubbi e le diffidenze espresse fino a pochi mesi fa, in effetti è una grande risorsa per gestire il lavoro ottimizzando tempistiche e spostamenti. Ora lo è anche per garantire la sicurezza dei propri collaboratori. Ecco perché è bene sfruttare il più possibile call conference (attraverso strumenti come Zoom, Skype, Google Meets ecc..) per riunioni e incontri con i team della propria azienda, clienti e fornitori.

Tornare alla normalità

Gli sforzi messi in atto in questi mesi, sia durante la fase uno che durante la fase due, sono stati immensi . I datori di lavoro e le imprese, insieme alle loro risorse umane, sono stati messi di fronte a grandi sfide sia dal punto di vista del mantenimento in vita dell’attività che della gestione del personale. Siamo sicuri che presto potremo tornare ad una lenta ma progressiva “normalità”, ma convinti che certi obblighi si trasformeranno automaticamente in abitudini continuative e consolidate.

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