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lavorare 4 giorni a settimana

Lavorare 4 giorni a settimana: quali sono i benefici?

Ne abbiamo parlato nel precedente articolo: la settimana lavorativa corta è un argomento che sta suscitando molto interesse non solo tra i lavoratori ma che tra i datori di lavoro e i responsabili delle risorse umane.

La domanda alla quale tutti stanno cercando risposta è questa: quali benefici può portare lavorare 4 giorni a settimana, a parità di stipendio percepito?

La questione è molto semplice. Se da una parte per i collaboratori di un’azienda pensare di lavorare 4 giorni a settimana vorrebbe dire riuscire a trovare finalmente un sano equilibrio tra la vita professionale e quella personale, per le aziende si tratta di una vera e propria scommessa, oltre che un atto di fiducia verso il proprio personale di lavoro.

Vediamo insieme allora quali sono i principali benefici che si possono ottenere nell’introduzione della settimana lavorativa da 4 giorni per entrambe le parti coinvolte, azienda e lavoratori.

Conciliare lavoro e famiglia

Forse è la prima considerazione di cui tener conto. Riuscire a bilanciare la vita professionale e quella privata in un equilibrio ben soppesato è il sogno di moltissime persone. In effetti lavorare 4 giorni a settimana permetterebbe alle persone di prendersi maggiormente cura di sé si coltivare hobby, di praticare sport. Tutte attività che migliorano il benessere psico-fisico. Per non parlare poi degli affetti e della famiglia. Non solo. Lavorare 4 giorni a settimana agevolerebbe i genitori che lavorano nella gestione dei figli, ma soprattutto darebbe la possibilità di dedicare loro più tempo.

Infine, diciamoci la verità: quante volte abbiamo pensato che se il weekend fosse lungo tre giorni anziché due, torneremmo il lunedì mattina in ufficio molto più rilassati e riposati?

Coinvolgimento e attaccamento

Introdurre la settimana lavorativa ridotta, nota all’estero anche come “4 days week”, può avere effetti positivi sul coinvolgimento dei dipendenti e il loro attaccamento all’azienda.

Quando una realtà aziendale pretende molto dai propri collaboratori, imponendo ritmi stressanti e orari di lavoro che vanno costantemente oltre le 8 ore giornaliere, è normale che si creino malumori e disaffezione verso la “causa comune azienda”.

Studiosi ed esperti avevano già reso noto che diminuendo il monte orario di lavoro, passando cioè da 40 ore settimanali a 32 ore, l’azienda ne avrebbe beneficiato in maggior coinvolgimento da parte del personale. E dopo che diverse aziende nel mondo, sì anche in Italia , hanno intrapreso un periodo di sperimentazione, le testimonianze raccolte confermano quanto affermato a livello teorico.

Dando la possibilità di lavorare 4 giorni a settimana anziché 5, senza ritoccare lo stipendio, i lavoratori sentono di godere maggiore fiducia da parte dei loro responsabili: significa che essi si fidano delle loro competenze, della loro capacità di organizzare il lavoro e le mansioni e sanno che non ci saranno contraccolpi nella produttività aziendale. L’azienda dimostra di tenere all’equilibrio psico-fisico dei dipendenti, poiché solo persone davvero soddisfatte potranno dare il meglio sul lavoro.

Aumento della produttività

Gli scettici hanno sempre avanzato questa perplessità, di base più che condivisibile in prima battuta: ma lavorare 4 giorni a settimana non implica una riduzione della produttività aziendale?

Pensiamo ad una fabbrica per esempio: meno giorni di lavoro, meno prodotto finale da poter vendere. Oppure ad una società di servizi, un’agenzia di comunicazione e pubblicità per esempio: se gli impiegati lavorano solo 4 giorni su 5, sviluppare i progetti richiederà più tempo con uno slittamento dei tempi di consegna e di conseguenza della fatturazione. Logico no?

È  stato dimostrato invece che la produttività non solo non subisce contraccolpi, ma in alcuni casi arriva ad aumentare, con incrementi percentuali a doppia cifra. Questo perché le persone, sapendo di avere meno tempo a disposizione per potare a termine il proprio lavoro, saranno naturalmente portati ad ottimizzare le tempistiche e le procedure, perderanno meno tempo e le fonti di distrazione digitale (vedi social network e smartphones) verranno dimenticati in fretta.

Diminuzione degli straordinari

Un punto legato naturalmente al precedente. Il ragionamento è questo: è normale che avendo 8 ore in meno a disposizione per lavorare, i dipendenti saranno necessariamente costretti fermarsi di più sul posto di lavoro per portare a termine le proprie mansioni. Ergo: maggiori costi per l’azienda. Niente di più sbagliato. Proprio in virtù del ragionamento illustrato poco sopra gli straordinari saranno un lontano miraggio poiché lavorare 4 giorni a settimana aiuterà le persone ad organizzare al meglio il carico di lavoro.

Risparmio energetico

Vogliamo parlare dei benefici che otterrà anche l’ambiente qual ora le aziende decideranno di introdurre definitivamente la settimana corta di lavoro? Secondo uno studio di Platform London 4 Day Week Campaign condotto in Inghilterra, con una settimana di 4 giorni si ridurrebbero le emissioni di CO2 del 20%, vale a dire 127 milioni di tonnellate di emissioni da qui al 2025.

Tenendo chiusi gli uffici un giorno inoltre più le luci rimangono spente, gli ascensori restano fermi e i climatizzatori vengono disattivati. Tutti risparmi che secondo lo studio potrebbero ridurre di 117 migliaia di tonnellate di CO2 a settimana, l’equivalente di 1,3 milioni di auto all’anno.  Per non anche del risparmio economico dell’azienda stessa.

Lavorare 4 giorni a settimana: si può fare?

La pandemia e il Coronavirus ci ha già preparati con lo smartworking. Fino un anno e mezzo fa sembrava praticamente impossibile pensare di riuscire a lavorare a distanza, poi i fatti ci hanno messi alla prova, dimostrando al mondo dei manager e dei dirigenti che sì, si può fare.

Ora che diverse aziende hanno avviato la sperimentazione, raccogliendo risultati più che positivi, la risposta non può che essere positiva. Quindi sì, lavorare 4 giorni a settimana, si può fare.

La gestione della settimana corta di lavoro

Come gestire a livello operativo la settimana di 4 giorni? Come possono le risorse umane monitorare ingressi, timbrature, calcolare le ore lavorate e il monte ferie maturate? È ovvio che si tratta di una disciplina ancora tutta in divenire ma siamo sicuri che solo con il supporto di un buon software di gestione del personale sarà possibile organizzare la meglio il lavoro e il personale al’interno dell’azienda. Softer, da anni all’attivo nello sviluppo di software per le H&R, è pronta per cogliere questa nuova opportunità e supportare i suoi clienti.

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